Omaggio all’industria tessile di Schio su progetto dell’architetto Luisa Fontana
Piazza Almerico Da Schio ormai definitivamente ribatezzata "del Bao" (insetto) è un progetto di riqualifica urbanistica di fine anni novanta.
L' opera dall' alto valore simbolico soprattutto se ammirata dall' alto è come un filo rosso fuori scala con un ago alla sommità che tenta di ricucire il tessuto urbano.
Due punte di navetta, orientate verso il castello, segnano il perimetro della nuova piazza, mentre una forbice la taglia individuando il percorso pedonale: i due bordi sollevandosi a causa del taglio, disegnano i due piani inclinati della copertura della serra e del piano erboso.
Una serie di piccoli nodi diventano sedili mentre sul perimetro panchine, come altalene, si fermano nell'atto di un improbabile movimento
Una allegoria delle lavorazioni che avvenivano in un qualsiasi lanificio della zona...
Curiosità
In fase di lavorazione è stato necessario aprire sulla testata del tubo due fori per permettere il deflusso del metallo di protezione interna. Nonostante le proteste degli autori, l'artigiano si è rifiutato, ad opera finita, di chiudere quelli che ormai apparivano a lui, e a tutti quelli che l'hanno visto dopo, gli occhi di un bruco. Proprio quel Bao destinato a diventare popolare; tanto che oggi, per trovarla, bisogna chiedere di piazza del Bao.