Monumento al Tessitore
Antistante il Duomo sorge il Monumento voluto da Alessandro Rossi nel 1879 e dedicato ai suoi operai per mostrare loro la figura del tessitore modello, che non è certo quello reale, affaticato dalla fabbrica, bensì quello voluto dall' imprenditore, come rivela la sicurezza statuaria della persona possente che tiene in mano, con orgoglio, l'arnese del suo mestiere, la navetta, alla quale volge lo sguardo, e vicino ai piedi il prodotto del suo lavoro, i tessuti.
La vita dell' operaio "modello" si ispira ai principi dettati dall' imprenditore e incisi a caratteri cubitali alla base del piedistallo: "Rivendichiamo rinnovando l'arte dei padri -eguali dinnanzi al telaio come dinnanzi a Dio - l'avvenire è dei popoli lavoratori - capitale lavoro di ieri lavoro di domani - pronti alla navetta per la famiglia, alla carabina per l'Italia ed il Re - il lavoro ci affranca ed eleva - conquiste di lavoro conquiste d'oro - dal telaio il risparmio, dal risparmio la proprietà".
Attualmente "l'Omo" (L' Uomo) rappresenta per gli scledensi il simbolo di quella attività industriale a cui la città deve la sua notorietà, un ricordo affettuoso e nostalgico dei tempi d' oro per le aziende manifatturiere di Schio.
Purtroppo del 2003 è stato accidentalmente abbattuto da una gru che stava effettuando lavori di manutenzione in zona ma venne ricomposto e ristrutturato completamente nel 2004 con somma gioia degli scledensi.
Curiosità
E' un punto di ritrovo e uno dei simboli del paese.
"Dove xe catemo?" "Come dove xe catemo? davanti l' omo" (Dove ci troviamo? Come dove ci troviamo? Davanti l' uomo)